"Urlo libero" di Fiona Dovo

URLO LIBERO

L’urlo dell’anima

di Mario Ridini

Uno dei divertimenti più frequenti nei giovani del terzo millennio è quello di passare il sabato sera in discoteca. Già, questa realtà è da anni entrata prepotentemente nella vita sociale del nostro bel paese; e da altrettanto tempo è oggetto di discussione tra gli psicologi, forte preoccupazione delle famiglie e attento controllo della forze d’ordine. D’altronde le cifre tragiche di ogni fine settimana che rimbalzano da un tg all’altro fanno riflettere da molto tempo a questa parte l’intera opinione pubblica. Del resto il sabato sera rappresenta senz’altro un occasione irrinunciabile di liberta per il ragazzo-ragazza di oggi. Di questo argomento che tocca molte famiglie italiane né parla con passione e emozione Fiona Dovo autrice del corto “ L’Urlo libero”. La trentenne genovese nonché interprete di questo racconto, esprime con forza e intensità attraverso il linguaggio del proprio corpo il desiderio di “ spiccare il volo” di ogni adolescente e non solo, che decide di sballarsi in un locale notturno. Qui, l’alcool, la droga diventano gli amici più intimi prima ancora degli amici stessi. Si decide di annullare deliberatamente la propria mente. Spesso lo si fa per sfuggire da delusione di carattere famigliare, sentimentale etc… Ci si lascia andare cercando una felicità che poi si rivelerà effimera, visto che una volta sparito l’effetto ( se si è fortunati ) che dura poco più di qualche ora, si ricade brutalmente nella dura realtà alla quale spesso un giovane ragazzo –ragazza non ha la forza e la volontà di accettare.
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